Dai ritmi lenti e lo stile sentimentale ai suoi più squisitamenti commerciali del giorno d’oggi, passando per una musicalità più ruvida
La Bachata nasce attorno alla metà del XX secolo nella Repubblica Dominicana. Inizialmente i ritmi sono lenti, le parole romantiche e lo stile sentimentale; spesso le composizioni non sono originali ma rifacimenti di bolero e, pertanto, non includono il gergo domenicano e i regionalismi che sarebbero diventati un punto fermo nella bachata dei periodi successivi.
Come il bolero affronta temi come l’inganno e l’amore perduto canta di dolore e difficoltà. Il primo singolo bachata (“Borracho de amor“, di Juan Manuel Calderon, registrato nel 1961) è un tipo di bolero, molto simile alla musica portoricana, ecuadoriana, messicana e peruviana che lo ispira. Mentre in seguito la bachata verrà suonata quasi esclusivamente su due chitarre, basso, bongo e güira o maracas, si utiliazzano strumenti a fiato come clarinetto o sassofono, un piano o violini.
Nella Repubblica Dominicana, un cabaret è un bordello e il bordello divenne la sede principale della bachata. Abbastanza naturalmente, la musica inizia a riflettere l’ambiente in cui viene eseguita, diviene più ruvida, canta di amanti che sono prostitute, di lotte e gelosia per gli amanti, di povertà ed emarginazione.
Per questo viene snobbata dalle classi più ricche ed il ballo viene proibito dalle autorità perché, restando uomo e donna abbracciati dondolandosi ed effettuando un provocatorio movimento d’anca sul quarto battito musicale, viene considerato trobbo disinibito ed erotico. Il doppio senso sessuale diviene dominante e, nonostante le critiche, rende la bachata più popolare di quanto non fosse mai stata, Merito anche di Blas Durán, re indiscusso del doppio sentido, e pioniere dello stile di bachata che ascoltiamo oggi.
A partire dagli anni ’80, la bachata subisce un processo di rivalutazione grazie anche a Luis Segura, che nel 1982 ottiene un gran successo con la canzone Pena por ti. Per merito suo la bachata comincia ad esordire sulle prime stazioni radiofoniche e a diffondersi in tutte le classi sociali, anche quelle più alte che fino ad allora si erano mostrate riluttanti. Nel frattempo nascono diversi compositori di ottimo livello, i quali, introducendo strumenti musicali tecnologicamente più avanzati, danno vita ad una bachata più moderna, denominata neobachata.
Stiamo parlando di Luis Días, Víctor Víctor e soprattutto di Juan Luis Guerra, che nel 1990, grazie all’enorme successo dell’album Bachata rosa, portò finalmente la bachata al di fuori dei confini dominicani. In Italia e in molti Paesi dell’Europa il brano che contribuisce maggiormente al lancio della bachata è Obsesion degli Aventura, pubblicato nell’estate del 2002, capace di fonderne i ritmi tradizionali con la musica commerciale europea.